Il bullismo erode la salute
Più a lungo si è stati nel mirino di prepotenti e delle loro angherie, più profondo e duraturo è l'impatto sulla propria salute generale, sia fisica sia mentale. A confermare questa realtà è un nuovo studio dell'ospedale pediatrico di Boston, pubblicato sulla rivista Pediatrics. Intervenire al più presto quando un ragazzo è vittima di aggressioni, di questo tipo, può fare la differenza.
"Le reazioni a un aggressione di questo tipo dipendono da più fattori, come spiega Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta "Dipende dalla gravità della violenza, fisica o verbale che sia. Dall' interpretazione che ne dà la vittima, ossia se si sente umiliata, isolata, presa di mira perché pensa di non valere, o se pensa che il problema non è in lui o lei ma nei bulli - spiega Oliverio Ferraris - . Dalla possibilità di parlarne con una persona fidata e liberarsi da tensioni, sensi di colpa, sentimento di vergogna e di inadeguatezza. Spesso la vittima non parla con nessuno delle prepotenze o angherie che subisce per non sentirsi vittima due volte: la prima perché lo è realmente e la seconda per non apparire vittima e quindi debole e maltrattata agli occhi degli altri"
Nell'era dei social network però il bullismo finisce nella reate e a Roma, al Gemelli, nasce il primo ambulatorio per le vittime di cyberbullismo. Un ambulatorio dedicato all'ascolto e alla cura delle vittime del cyberbullismo, un fenomeno in crescita in tutta Italia, con conseguenze troppo spesso drammatiche.
"Come Don Bosco anche la Federazione dei Salesiani per il Sociale non vuole essere spettatore ma protagonista della salvezza dei giovani. E lo fa mettendo i ragazzi al centro, grazie anche a una azienda sensile alla propria comunità".
Prevenire e agire, insieme, contro il (cyber) bullismo è il progetto- promosso dalla Federazione SCS-CNOS insieme alla Fondazione Johnson & Johnson e realizzato in due sedi quella di Corigliano Calabro (Calabria) e Giarre (Sicilia)
Il progetto che intende avviare nuove esperienze e proporre adeguate strategie per contrastare e, prevenire, l'espressione di comportamenti violenti e devianti tra gli adolescenti, offrendo loro valide alternative. I laboratori intendono innescare una serie di cambiamenti propositivi in grado di generare impatti positivi, nel breve e lungo periodo tra gli adolescenti coinvolti grazie allo sviluppo di azioni sperimentali per la prevenzione della devianza e della violenza tra gli adolescenti italiani e stranieri, presenti nelle sedi aderenti al Progetti della Federazione Salesiani per il Sociale SCS/CNOS. Il progetto presta, inoltre, particolare attenzione al fenomeno crescente delle azioni di violenza perpetrati con i social network e nominati cyber bullismo.
A fine progetto, tutti i dati raccolti e il materiale prodotto sarà raccolto in una pubblicazione, a disposizione soci della Federazione, come esempio di buona prassi e materiale di studio presso la Facoltà di Scienza dell'Educazione dell'Università Pontificia Salesiana. La guida che sarà diffusa a tutti gli associati della Federazione, punterà, oltre alla descrizione dei laboratori e ai risultati del progetto, ad evidenziare i lati oscuri della rete, per prevenire ed intervenire quando esistono atti di cyber-bullismo
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Quando le angherie durano nel tempo e il trauma per i soprusi subiti, ad esempio alle elementari, si va a sommare a quello inferto dalle angherie subite alle scuole superiori. "Le vittime sono più inclini a soffrire di ansia e disturbi depressivi e fanno meno pratica sportiva, riescono meno anche nella corsa, probabilmente perché si sentono a disagio, perdono autostima"- aggiunge Oliverio Ferraris - " Maldicenze, disprezzo, giudizi svalutanti sul proprio aspetto fisico o sulla propria famiglia, che circolano e trovano condivisione, possono creare in senso di totale impotenza nella vittima al punto da voler scomparire".