14.01.2025

Il viaggio della Speranza: la storia di Tayeba e della sua famiglia

Dalla fuga dall’Afghanistan all’inizio di una nuova vita in Italia: la storia di Tayeba e della sua famiglia racconta il valore concreto dell’accoglienza. Ospitati all’Oratorio Sant’Anna di Prato, grazie al supporto della rete Salesiani per il Sociale, hanno trovato una comunità pronta ad accompagnarli in un percorso di integrazione, autonomia e speranza. Un esempio reale di come la solidarietà possa trasformare il dolore in futuro.

Era il 15 agosto 2021 quando la nostra vita, quella di Tayeba e della mia famiglia, ha preso una piega inaspettata e drammatica. Kabul, la nostra casa, era diventata un luogo di paura e angoscia. I talebani avevano ripreso il controllo in Afghanistan, e ogni giorno che passava sembrava portare con sé nuove minacce. Io e mio marito, Mahdi, ci siamo trovati di fronte a una scelta impossibile: restare e rischiare tutto, o partire per cercare una vita migliore per i nostri due bambini, Narges e Amir.

La decisione di partire non è stata facile. Prima di quel giorno maledetto, avevamo una vita tranquilla. Mahdi lavorava per la NATO e io avevo gestito una fabbrica tessile con 32 dipendenti. Avevamo realizzato un piccolo sogno di famiglia: i nostri bambini andavano a scuola, facevano amicizia e si divertivano. Ma il terrore si era insinuato nelle nostre vite. Le notti erano tormentate dai rumori degli spari e la paura di un futuro incerto ci perseguitava.

Alla fine, abbiamo capito che dovevamo fare il grande passo. Abbiamo venduto tutto ciò che avevamo e abbiamo intrapreso un viaggio lungo e faticoso. Siamo passati per Harat, poi per Dubai e infine per Roma, un percorso costellato di incertezze e paure. Ogni tappa era un nuovo inizio, ma il nostro obiettivo rimaneva chiaro: mettere in salvo i nostri figli.

Quando siamo arrivati in Italia, ci siamo trovati di fronte a una realtà completamente nuova. Con il cuore in tumulto, siamo stati accolti all’Oratorio Sant’Anna di Prato. In quel luogo, abbiamo trovato molto più di un rifugio; abbiamo trovato una seconda famiglia. Corrado, il gestore dell'oratorio, e sua moglie ci hanno accolto con calore e disponibilità, e ci hanno aiutato a iniziare il nostro nuovo cammino. Loro sono stati la luce in mezzo a tanta oscurità.

Grazie a loro, dopo le procedure per il permesso di soggiorno e l’iscrizione a corsi di lingua, siamo riusciti a costruire un nuovo inizio. Mahdi è stato il primo a trovare lavoro in una cooperativa, mentre io sono stata assunta come cuoca in una casa di riposo. La mia esperienza in Afghanistan mi ha aiutato a trovare un posto, e finalmente ho iniziato a sentirmi parte di questa nuova comunità.

I nostri bambini, Narges e Amir, hanno dovuto affrontare le sfide di un nuovo ambiente e una nuova lingua. All’inizio, il loro percorso non è stato semplice. Ma grazie all'aiuto dei volontari dell'oratorio e alla loro determinazione, sono riusciti a integrarsi. Ricordo con gioia il giorno in cui Narges tornò a casa con un disegno che aveva fatto per la sua nuova maestra. Era così orgogliosa di mostrare i suoi progressi!

Anche Amir, il nostro piccolo, ha superato le sue paure. Le notti in cui si svegliava spaventato per i rumori provenienti dalla strada sono diventate un ricordo. Oggi, dorme sereno e felice, e gioca spensierato con i suoi nuovi amici. La gioia di vedere i nostri figli sorridere e giocare è incommensurabile.

Ma la nostra storia non è solo la nostra. È una delle tante storie di accoglienza e speranza che viviamo ogni giorno. Ci rendiamo conto che, per molti altri come noi, la strada verso la sicurezza è ancora lunga e difficile. Le famiglie che accogliamo all'Oratorio Sant'Anna hanno bisogno di sostegno, cibo e un luogo sicuro dove rifugiarsi.

La carità e l’accoglienza non conoscono confini, e il nostro impegno per aiutare chi è fuggito da guerre e persecuzioni è più forte che mai. La missione salesiana, così ben incarnata da Don Bosco, continua a vivere attraverso le azioni quotidiane di chi, come noi, ha vissuto esperienze simili e desidera restituire il bene ricevuto.

Oggi, mentre guardiamo al futuro, il nostro sogno è semplice ma significativo: trovare una nuova casa tutta nostra. Una casa dove possiamo continuare a costruire la nostra vita, circondati da persone che ci hanno accolto con affetto. Non possiamo dimenticare quanto sia stata importante la nostra esperienza all'Oratorio, e per questo desideriamo rimanere vicini a chi ci ha aiutato.

Siamo grati a tutti coloro che ci hanno supportato lungo questo viaggio. Grazie a loro, possiamo ora guardare avanti con speranza e fiducia, come una famiglia riunita, pronta a scrivere il prossimo capitolo della nostra storia.

Tayeba

Diventa parte del cambiamento.
Iscriviti alla nostra newsletter.