15.10.2015

Giovani vs Anziani

giovani vs Anziani

2012 Anno europeo dell'invecchiamento attivo e delle solidarietà tra le generazioni. E' nel rispetto di questo spirito che nasce il progetto Giovani verso anziani dove entrambi diventano protagonisti!
Il progetto co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si svolge in collaborazione con CGS (Cinecircoli Giovanili Salesiani) TGS (Turismo Giovanile e Sociale) e CNOS/Sport il cui capofila è Salesiani per il Sociali, si è avviato la scorsa settimana e coinvolge ben 19 sedi facenti parte della rete, raggiungendo circa 500 destinatari.
Sono ben 285 i giovani e i giovanissimi, alcuni neanche maggiorenni, e 190 gli ultrasessantenni, i destinatari dell’iniziativa che verranno coinvolti quindi in tutte le fasi e le attività progettuali con l’obiettivo e la volontà di sviluppare un dialogo tra le due generazioni. La qualità della vita e una più consapevole cittadinanza sono alle origini del progetto.
Giovani verso anziani lavora per i giovani e per gli anziani per creare delle relazioni forti, vitali per l’incontro tra una generazione che sta invecchiando velocemente e una generazione che sta crescendo fra varie appartenenze e riferimenti culturali; lavora con gli anziani e con i giovani, per attuare percorsi creativi che li vedano presenti e protagonisti.
Il contesto sociale registra oggi un’accelerazione della vecchiaia, si pensi infatti che ben il 25% della popolazione italiana è costituita da over 60.
I pochi giovani del paese d’altra parte fronteggiano una condizione socio-economica delle peggiori. Sperimentano situazioni di precariato lavorativo e incertezza dal punto di vista pensionistico e previdenziale, che incrementano una situazione di non autonomia e indipendenza economica, il conflitto tra giovani e anziani, le differenze generazionali fino a stereotipi e atteggiamenti polarizzati fra indifferenza, scarsa stima e ostilità.
I saperi, le competenze, le conoscenze possedute dagli anziani sono generalmente molto significativi, ma, pur se presenti, non sono valorizzati nè in prospettiva personale, nè in prospettiva sociale; restano patrimonio del singolo individuo e non si trasformano in arricchimento per gli altri e per la comunità locale, inoltre c’è una grande difficoltà di comunicazione fra generazioni a causa dell’utilizzo di linguaggi diversi e troppo distanti, in una continua commistione fra reale-virtuale, tradizionale-innovativo.
Il cuore del progetto sarà la cura, l’incremento, il miglioramento di tre dimensioni distinte, quella intergenerazionale: attraverso la costruzione di spazi e tempi di reciprocità e di scambio, quella interculturale: ponendo una grande attenzione al contesto multiculturale e multietnico in cui verrà svolto il progetto, quella della pluralità dei linguaggi: utilizzando più stimoli, canali e veicoli comunicativi per riattivare la creatività e la comunicabilità.

I giovani e gli anziani che parteciperanno attivamente al progetto, svilupperanno la capacità di raccontarsi, di saper continuamente apprendere dalle esperienze, di individuare ed esercitare competenze personali e professionali; svilupperanno la capacità di dialogo tra generazioni, in particolare fra i soggetti presenti nei centri; amplieranno la capacità di confronto, al di là degli stereotipi sull’invecchiamento e sulla cultura; incrementeranno la capacità di creare alleanze di supporto reciproco giovani-anziani a partire dai bisogni che emergeranno; svilupperanno la capacità di collaborare insieme valorizzando le reciproche risorse in azioni a beneficio della comunità locale/territoriale; svilupperanno il senso di appartenenza e di partecipazione attiva alla vita della propria comunità locale.
Il progetto si è concluso  nella primavera-estate del 2014.

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