Salesiani per il Sociale APS, è un’organizzazione non profit costituita nel luglio del 1993. Voluta e guidata dai Salesiani d’Italia come strumento civilistico a sostegno della dimensione pastorale del disagio e della povertà educativa, si ispira a San Giovanni Bosco, il prete torinese che dedicò la sua vita ai giovani poveri ed emarginati.
L’associazione è composta da 88 organizzazioni (soci ordinari) diversificate in enti ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, associazioni e cooperative sociali presenti su tutto il territorio nazionale:
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46 Comunità residenziali (case famiglia, comunità alloggio e semiautonomia)
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30 Centri Diurni per minori e giovani
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10 Centri di accoglienza ed accompagnamento contro le dipendenze
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901 gli operatori qualificati
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102 Soci Sostenitori che svolgono attività educative legate principalmente al Servizio Civile
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2983 volontari che prestano il loro servizio gratuitamente, avendo a cuore i giovani in particolare quelli che dalla vita hanno avuto di meno!
A portare avanti l’azione di Don Bosco non ci sono solo i salesiani consacrati, ma anche molti laici che si riconoscono nel carisma del Santo torinese facendo proprio l’agire educativo salesiano, il “sistema preventivo”.
Oggi Salesiani per il Sociale APS
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Coordina, sostiene e promuove le attività dei propri soci operanti nell’area del volontariato, del disagio e dell’emarginazione giovanile
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Mette in rete e in sinergia i livelli periferici tra loro e contestualmente con la struttura centrale
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Organizza e coordina il Servizio Civile Nazionale per l’accoglienza di giovani nei centri e nelle attività salesiane
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Progetta e attua lei stessa gli interventi a favore dei minori e dei giovani, in particolare di coloro che si trovano in condizioni di emarginazione, disagio ed esclusione sociale
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Promuove e collabora in azioni di advocacy a favore di minori e degli ultimi
L’articolo 2 delle Costituzioni Salesiane identificano ogni salesiano come “un essere nella Chiesa segno e portatore dell’Amore di Dio ai giovani, specie ai più poveri”, per questo la dimensione del disagio e dell’emarginazione è presente in tutte le opere salesiane.
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