Nel tessuto sociale italiano, il futuro dei giovani è sempre più influenzato da una serie di sfide, tra cui l’abbandono scolastico e la crescente povertà educativa. Questi problemi minacciano non solo il benessere individuale dei giovani, ma anche lo sviluppo complessivo del Paese. Secondo recenti statistiche, un giovane su cinque in Italia è coinvolto nel fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment, or Training), cifra tra le più elevate in Europa. Questo dato allarmante sottolinea l’urgenza di interventi mirati per offrire opportunità concrete ai giovani che si trovano in situazioni di disagio e vulnerabilità.
In risposta a questa sfida, Salesiani per il Sociale ha avviato il programma Officine don Bosco, un’iniziativa che desidera “riparare l’anima” dei giovani attraverso l’offerta di un sostegno integrato che comprende accoglienza, educazione e percorsi formativi orientati all’inserimento lavorativo. Questo programma si propone di essere una risposta concreta alla povertà educativa e professionale, fornendo ai giovani gli strumenti necessari per costruire un futuro migliore per sé stessi e per le loro comunità attraverso l’offerta di percorsi formativi capaci di insegnare un mestiere per orientare le scelte nell’occupazione con il coinvolgimento delle Imprese. Con questo programma e grazie alla generosità dei benefattori abbiamo attivato tre “Officine don Bosco”: Vallecrosia, Palermo e Bari che sarà inaugurata nei prossimi mesi; oltre ad aver consolidato il programma presso il Centro salesiano don Bosco di Napoli.
L’Accademia della Ristorazione a Bari, è un progetto innovativo che offre opportunità di formazione e inserimento lavorativo nel settore della ristorazione a giovani in situazioni di evasione e dispersione scolastica. In altre località, come Vallecrosia in Liguria, sono stati istituiti laboratori artigianali che non solo promuovono l’occupazione, ma favoriscono anche l’empowerment delle donne attraverso la formazione professionale.
Un caso esemplare è quello di Roberto, un giovane padre che, dopo aver frequentato un corso professionale per saldatore elettrico, ha trovato un impiego che gli ha permesso di sostenere la propria famiglia. Storie come la sua dimostrano il potenziale trasformativo di interventi mirati che combinano formazione professionale e supporto sociale.
Ma il lavoro dei Salesiani per il Sociale va oltre la formazione professionale. Oltre a tenere in considerazione le esigenze individuali dei giovani, offriamo un sostegno continuo che va dalla formazione all’inserimento lavorativo, come nel caso di Ousmane. Arrivato dallo Zambia a 17 anni, senza famiglia, Ousmane ha trovato un rifugio nella comunità salesiana. Grazie all’opportunità di studiare e formarsi, ha trovato lavoro come grafico e oggi vive una vita dignitosa e indipendente.
Tuttavia, il nostro lavoro non si ferma qui. Siamo determinati a estendere la nostra presenza e ad attivare nuovi centri in tutto il Paese, ponendo l’attenzione soprattutto nelle zone più svantaggiate e bisognose. Vogliamo continuare a offrire ai giovani non solo “pane e lavoro”, ma anche la possibilità di realizzare i loro sogni e contribuire positivamente alla società. Guardando al futuro, crediamo fermamente che investire nei giovani sia investire nel futuro del nostro Paese.
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