L’educazione è cosa di cuore

Sostegno allo studio, piani educativi e formativi grazie alla generosità dei nostri grandi donatori.

Negli ultimi anni e con la pandemia, si sono viste aumentare in modo esponenziale le difficoltà a cui devono far fronte famiglie già conosciute e altre nuove. Non solo dal punto di vista economico ma anche emotivo.
È inevitabile che all’aumentare di tali famiglie non si riesca più a dare una risposta fortemente adeguata alla maggior parte di loro che vivono in un clima di affanno e preoccupazione.
Proprio per questo vogliamo raccontarvi come, grazie al sostegno e alla generosità di alcuni grandi donatori, siamo riusciti a portare speranza e vicinanza a Francesco, un adolescente di 12 anni che frequenta la seconda media presso l’Istituto don Bosco di Genova Sampierdarena.
La formazione scolastica dei nostri giovani non è solo un diritto da garantire ma un dovere da assolvere da coloro che hanno assimilato gli strumenti didattici per offrire al meglio tale servizio.
Oggigiorno, la dispersione scolastica fin dalla più tenere età è ormai a conoscenza di tutti ed infatti il progetto che vi stiamo per raccontare è volto a sostegno dei figli di quelle famiglie bisognose, che fino ad un certo punto, nonostante i grandi sforzi sono state in grado di sostenere certe spese.
Francesco e l’intera famiglia sono conosciuti molto bene dalla preside della scuola perché la sorella, di due anni più grande, ha frequentato la stessa scuola e Francesco dopo le elementari si era staccato per problemi economici, per poi farvi rientro ed essere accolto a braccia aperte, nonostante i problemi economici rimanessero.
La famiglia era composta da padre, la madre di Francesco, lui e la sorella maggiore.
Il ruolo ed il compito dei Servizi Sociali nella famiglia è iniziato a causa di una grave violenza domestica che ha visto implicati anche i figli, in quanto presenti.
Francesco soffre molto la lontananza del padre e non riuscendo a comprendere la gravità dei fatti e le ragioni per le quali la madre ha dovuto operare in tal modo, Francesco si presenta come un ragazzino molto fragile, introverso, ed oppositivo alla frequentazione del centro diurno perché vorrebbe essere come gli altri, da quanto esprime con gli educatori.
L’ambito che ha visto maggiormente un calo di profitto è stato quello scolastico, dove fa molta fatica a scuola sia per problemi di concentrazione sia perché non riesce a tenere i ritmi scolastici a seguito di una forte sonnolenza che spesso condiziona le sue prime ore di lezione in classe; più volte avvisata la mamma, si è avuto conferma di disturbi del sonno che risulta faticoso ed irregolare.
Il suo impegno è piuttosto discontinuo e superficiale mostrando scarso interesse nei confronti delle attività proposte e non sempre disponibile nei confronti del dialogo educativo. Interagisce e collabora con difficoltà solo con alcuni compagni ed insegnanti (preferibilmente di genere maschile) e non riesce in autonomia ad organizzare il proprio apprendimento in modo efficace.
L’intero corpo docente continua però a sollecitare il ragazzo comprendendo le sue difficoltà nella speranza di poter trovare le giuste strategie educative e didattiche, infatti anche se con risultati minimi, il ragazzo è riuscito a superare l’anno scolastico.
Come preannunciato, le condizioni economiche della famiglia non sono ottimali, infatti la stessa aveva già un debito con la scuola l’anno scorso, ma le insegnanti non si sono sentite di abbandonare il minore in questo percorso delicato e quindi la scuola si è fatta carico di tale responsabilità, accettando di attendere le tempiste di pagamento che tardavano ad arrivare sempre di più.
Con l’aggravarsi della situazione familiare, si trova necessario non privare Francesco dei punti di riferimento fino ad oggi stabiliti, uno di questi è proprio la scuola con la quale ha instaurato un buon rapporto di fiducia, nonostante le dinamiche di socializzazione con i compagni non siano ancora del tutto adeguate all’età.
Grazie ai benefattori, amici speciali di Don bosco, che hanno coperto le rette rimaste insolute con la scuola, Francesco potrà continuare il suo percorso scolastico e l’anno prossimo prendere la licenza media.
Oggi, con la crisi pandemica ed altre situazioni familiari molto delicate, molti genitori non riescono più a garantire la prosecuzione dello stesso percorso scolastico ai propri figli.
Questo dovrebbe comportare un cambiamento ulteriore, all’interno di tutti i cambiamenti che la pandemia ha portato togliendo ulteriori figure di riferimento sulle quali il minore ripone fiducia e non solo, chi è stato maggiormente toccato dal Covid-19 sono tutte quelle famiglie già facenti parti della cosiddetta fascia debole sociale.
Tale richiesta ha l’obiettivo di non far crollare il pilastro portante del futuro dei poveri giovani, ovvero l’istruzione.
Se anche tu hai desiderio di sostenere ragazzi come Francesco, puoi scrivere ad Angela e Sara a sostenitori@salesianiperilsociale.it
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