• Titolo del progetto
Tutta mia la città. Le seconde generazioni risorse di cittadinanza per l’integrazione
• Realizzato in collaborazione con
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
• Descrizione progetto
E’ iniziato i primi di Settembre, e durerà un anno, il progetto dei Salesiani per il Sociale che vuole rendere protagonisti gli adolescenti di seconda generazione, figli d’immigrati nati o ricongiunti entro i 6 anni e che si realizzerà in 16 diverse sedi su tutto il territorio nazionale. Il progetto “Tutta mia la città. Le seconde generazioni risorse di cittadinanza per l’integrazione” si propone di ascoltare i ragazzi, comprendere il loro punto di vista, il loro modo di interpretare gli spazi da loro vissuti: la città, la scuola, la società, la propria abitazione.
Saranno coinvolti ragazzi tra i 14 e i 18 anni, i “2G” (seconde generazioni, figli di genitori immigrati nati in Italia o ricongiunti entro l’età di 6 anni) che vivono e frequentano i luoghi in cui quotidianamente il mondo dell’associazionismo salesiano agisce e opera. Saranno 192 gli adolescenti stranieri che sono a rischio di esclusione sociale per diversi motivi che beneficeranno delle attività. I ragazzi metteranno in atto attività con coetanei italiani. Sarà una ulteriore opportunità di inclusione e confronto tra le diversità che produce ricchezza socio-culturale.
Il fine educativo, la sfida, è quella di rinnovare la capacità di ascolto di queste giovani generazioni, futuro prossimo della nostra società. Ai ragazzi sarà data la possibilità di esprimersi, utilizzando più linguaggi e canali comunicativi, ed essere così parte attiva del progetto. Saranno “ricercatori sul campo”, insieme ad adulti compagni di viaggio. Potranno cimentarsi nell’arte del narrare, descrivere, raccontare, di fotografare, filmare i loro spazi di vita, senza essere sempre tradotti e interpretati dagli adulti.
Noi, Salesiani per il Sociale, insieme alle altre associazioni partner (associazione C.G.S./Cnos-Ciofs (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) e associazione TGS – Turismo Giovanile e Sociale) desideriamo riscoprire con i ragazzi lo spazio come luogo significativo del loro essere adolescenti e ritrovarsi, ideare attività in territori che possono essere abitati e vissuti in modo differente; favorendo la condivisione di spazi urbani per non creare “ghetti” ma offrire occasioni di maggiore inte(g)razione, confronto e dibattito su aspetti che “avvicinano” gli adolescenti.
L’idea innovativa del progetto risiede nel decentrare la figura dell’adulto affinché gli adolescenti possano dare una loro lettura e interpretazione “di essere seconde generazioni”, avviando altresì processi sociali di comunicazione e reciproco riconoscimento con il mondo adulto.
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