Quando l’educazione passa dall’arte

Educare i ragazzi più poveri con il disegno, la musica e il teatro. L’opera dei Salesiani in Italia si concretizza anche in questo: far sì che l’arte diventi strumento di crescita per bambini e giovani. Grazie ai fondi del 5×1000 devoluti a Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS molti di questi progetti si sono potuti realizzare.
Come tHabit: anche le stelle sono accoglienti un laboratorio teatrale promosso dall’associazione MetaCometa Onlus di Giarre (CT) che ha coinvolto adolescenti dai 9 ai 16 anni impegnandoli nell’allestimento di un vero e proprio spettacolo: dalla scrittura alla redazione, dai costumi alla scenografia, all’utilizzo delle luci e dei suoni.
A Casale Monferrato (AL), invece, la comunità d’accoglienza Harambée ha attivato un laboratorio fotografico rivolto ad adolescenti immigrati (e non) provenienti dal disagio sociale. Il frutto è stata una mostra fotografica in cui i ragazzi hanno potuto raccontarsi e racchiudere in uno scatto la loro visione del futuro.
Non solo l’immagine ma anche la musica, con il progetto S(c)ala di Note che ha visto sorgere a La Spezia un’orchestra giovanile composta da quaranta bambini e ragazzi che frequentano l’Oratorio “Don Bosco e il Centro Diurno “Il Traghetto”.
Il rapporto tra le arti e i Salesiani è custodito nella figura di Don Bosco, anch’egli autore di drammi e storie per ragazzi, promotore di un teatro educativo che diventava strumento di pedagogia concreta. Donare il 5×1000 a “Salesiani per il Sociale” non vuol dire solo regalare una seconda opportunità a giovani che sembrerebbero non averne, ma anche fare qualcosa per il proprio territorio e per la propria comunità.

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E’ un modo concreto per combattere le tante situazioni di povertà educativa attraverso l’educazione alla bellezza ed allo stare insieme.


 

 

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