L’accoglienza delle famiglie e minori ucraini in risposta all’emergenza: aspetti normativi e strategie operative

Si è svolto ieri, 7 Aprile, il Webinar “L’accoglienza delle famiglie e minori ucraini in risposta all’emergenza” promosso dall’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori in sinergia con Salesiani per il Sociale APS.
In merito alla situazione di crisi e di emergenza in atto che vede sempre più consistente il numero di persone in fuga dall’Ucraina, l’incontro ha portato alla luce diverse riflessioni sul tema dell’accoglienza delle famiglie e dei minorenni ucraini arrivati sul territorio nazionale.
I salesiani lavorano da decenni in zone di guerra come Aleppo, la Siria, il sud Sudan, oggi le loro forse si concentrano particolarmente a Leopoli, in Polonia, Slovacchia e Romania.
Don Roberto Dal Molin, Presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane, ci informa infatti che ad oggi sono 1985 i minori senza figure di riferimento accolti in questi paesi.
«La guerra tira fuori il peggio che c’è nell’uomo ma mette in moto quanto di buono c’è in ogni uomo e donna e noi Salesiani vogliamo rispondere al male con il bene, volendolo fare bene questo bene; in sinergia con le istituzioni, con le realtà territoriali, nel rispetto delle regole con uno sguardo lungo e lungimirante».
Ma come funziona il meccanismo istituzionale di accoglienza e quali sono gli aspetti normativi?
La protezione civile è presente all’estero con dei team che fin dal primo momento hanno raccolto e portato beni utili a portare aiuto e assistenza: tende, medicinali e veri e propri campi di accoglienza medicali e materiali di ogni tipo.
Il Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile, Immacolata Titti Postiglione, ci informa inoltre che ci sono diversi team presenti presso le ambasciate, per comprendere anche come procede l’evoluzione dei flussi e quale potrà essere l’impatto nel nostro Paese.
Inoltre in parallelo alla gestione operativa è stato osservato un fenomeno straordinario ovvero che l’Italia rappresenta il paese con maggiore presenza in Europa di comunità ucraina (quasi 250 mila persone), che hanno costituito sin da subito una rete di solidarietà e di accoglienza in sinergia con i territori. Queste comunità sono perfettamente inserite con il nostro vivere sociale e rappresentato un riferimento per tutti coloro che hanno cercato riparo nel nostro paese. Accanto a questa accoglienza spontanea è stato necessario creare un’accoglienza organizzata, un meccanismo che poggia sui livelli regionali, le quali regioni fungono da fulcro e da punto di riferimento.
Sono state pensate due azioni:
  • Contributo di sostentamento per l’autonoma sistemazione delle persone;

  • Modello di accoglienza diffusa che si realizza sui territori.

La Portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore, Vanessa Pallucchi, in merito all’accoglienza si esprime sul “Lavorare sulla qualità” attraverso un’accoglienza diffusa, inclusiva, che preveda anche l’integrazione successiva e che vede un modello di co programmazione e co progettazione con gli enti locali. Importante è infatti la capacità trasversale degli enti del terzo settore di connettersi tra di loro e che ha permesso ad oggi, grazie alla rete solidale, di dare risposte ai bisogni che pian piano sono venuti alla luce.
Don Francesco Preite, Presidente Nazionale di Salesiani per il sociale APS, ci sollecita «all’edificazione attiva dei processi di pace» attraverso un’accoglienza che si fa percorso educativo.
Grazie a chi ha donato attraverso il conto corrente dedicato, saranno messe in atto delle doti educative di corsi di lingua italiana e differenti corsi che possano servire ad un inserimento attivo nel nostro territorio.
Un altro livello su cui i Salesiani per il sociale APS stanno partecipando sono gli aspetti normativi circa i minori stranieri non accompagnati. Procedure protettive e di tutela per i minori che possano permettere un’integrazione nelle strutture già predisposte in diverse realtà salesiane del territorio italiano.
Conclude il suo intervento ringraziando per la generosità e l’accoglienza delle comunità e soci salesiani impegnate da subito nell’emergenza.
Sono intervenuti al webinar portando il loro contributo anche Luca Pacini, Responsabile area Welfare e Immigrazione di ANCI; Marta D’Agosto, Rappresentante dell’UNHCR e Nicoletta Goso di Progetto AltriLegami.
Quello che ne è emerso sono certamente riflessioni sul significato e sulle implicazioni dell’accoglienza di famiglie e minori provenienti da situazioni di conflitto, ma una forte volontà di attuare strategie vincenti, come quella di lavorare insieme con tutte le difficoltà che questo comporta.

 

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