Ragazzi in ricerca di via d’uscita dall’insignificanza


Queste pagine nascono da una rilettura di una piccola ma significativa sperimentazione in tre centri di aggregazione salesiani dentro contesti faticosi in città del sud che, consapevoli delle fatiche di non pochi adolescenti, si sono orientati a un’azione intensiva per entrare in contatto con ragazzi e adolescenti che sostavano sulla «soglia», né dentro né fuori, in una sorta di terra di nessuno. Una lettura di tale situazione ha portato a ritenere che spesso questi sono adolescenti non visti (o visti di sfuggita), poco considerati dalle organizzazioni educative. Il non poter contare su nessun «adulto significativo» come pure non poter contare su un gruppo di pari, per lo più dentro una più generale situazione di disorientamento e di perdita di potere, induce bassa autostima, sensazione di non farcela, consistente «insignificanza», l’indebolirsi della parola e della capacità di dare un nome e un significato a quel che si vive a scuola, a casa, tra amici, nel fare sport. Alla ricerca del che fare, in un lavoro condiviso tra le organizzazioni e un gruppo di educatori si è arrivati ad alcune ipotesi di lavoro.
In primo luogo, oggi più di ieri, alle organizzazioni e agli educatori è richiesto di uscire dalle routine educative per ricercare un contatto personalizzato con quella fascia di adolescenti che si sentono non considerati. In secondo luogo alle organizzazioni è richiesto di ospitare sperimentazioni entro cui gli adolescenti da una parte apprendano a fare del gruppo un luogo incubatore di soggettività, dall’altra si inoltrino in percorsi di ricerca sulle loro domande e attese, attraverso strumenti di lavoro tipicamente laboratoriali, nell’intento di attivare «scambi» in modo critico e costruttivo con gruppi, istituzioni, reti e movimenti. In terzo luogo diventa urgente investire sulla laboratorialità del mondo adulto. Solo lo sviluppo locale di un tessuto relazionale, culturale e imprenditivo può offrire l’humus entro cui gli adolescenti possono maturare significati per vivere e potere per riappropriarsi della loro vita.

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