Progetto Con-Te-sto: due anni al fianco dei giovani con la forza dell’educazione

Don Francesco PREITE – Il Presidente di Salesiani per il sociale
Il progetto Con-Te-Sto, fi nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso 2/2020) e promosso da Salesiani per il Sociale APS, Cinecircoli Giovanili Socioculturali APS e Turismo e Giovanile Sociale APS, ha rappresentato una risposta concreta alla situazione drammaticamente diffi cile determinata dall’emergenza sanitaria pandemica Covid-19.
La pandemia ha aggravato le diseguaglianze sociali, la vulnerabilità economica e sociale delle famiglie, e ha reso evidente la fragilità del sistema territoriale dei servizi socio-educativi e del tempo libero. A questo grave dramma la Rete salesiana sociale, forte del Sistema Preventivo di Don Bosco, ha messo in campo la propria esperienza nella lotta alle diseguaglianze sociali e alla scarsità delle opportunità educative e formative, andando così a ridurre i fenomeni di deprivazione e povertà educativa minorile in collaborazione con le scuole, le Istituzioni e le associazioni locali.
Nei territori, da Nord a Sud dell’Italia, il progetto è riuscito a fare rete creando presupposti concreti per la costruzione di comunità educanti capaci di mettere al centro del processo educativo il ragazzo e la sua famiglia, specialmente quelle più fragili, riducendo il gap educativo, raff orzando le capacità dei ragazzi e contrastando il fenomeno dell’abbandono scolastico. In diversi casi si è riusciti a realizzare patti educativi di comunità.
Negli incontri finali del progetto sui territori, ho raccolto la storia di una ragazza che chiamerò Silvia, che rende merito alle tante persone (volontari, educatori, assistenti sociali, docenti, presidi, salesiani…) che hanno realizzato il progetto.
Silvia è una ragazza italiana di 12 anni che vive in una famiglia povera con le sorelle e la madre in un quartiere popolare. L’abitazione nella quale vivono è poco più grande di 40 metri quadrati ed è a pian terreno. Silvia non ha la connessione alla rete e durante la pandemia non riusciva a seguire le lezioni con la didattica a distanza. Silvia si era incupita, non aveva più amici e non aveva più voglia di uscire. Fino a che un volontario del nostro progetto è riuscito a contattarla e a farla partecipare alle lezioni della scuola con la didattica a distanza collegandosi con il pc dalla nostra sede di progetto. In questa sede era stata allestita una sala con diversi PC che hanno permesso a tanti ragazzi di collegarsi e di seguire le lezioni. Silvia ha conosciuto un’educatrice del progetto Con-TE-sto  che l’ha ascoltata ed accompagnata in questo difficile periodo. Si è creato un gruppo insieme ad altri ragazze e ragazzi che partecipavano al progetto. Questo gruppo continua
ancora oggi ed è il frutto di un progetto che ha ridonato vita in un periodo di morte. La forza dell’educazione è tutta qui!
Grazie ancora a chi ha permesso questo progetto e ai tanti salesiani e laici che si sono spesi costruendo una comunità educante inclusiva e piena di speranza e di vita.
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