Né stranieri né ospiti, cittadini al futuro


Il volume propone una riflessione sul lavoro educativo con ragazzi di origine straniera, realizzato nell’ambito del progetto “Accorciamo le distanze” sviluppato dalla Federazione e dunque cresciuto nel solco della tradizione salesiana. Il volume raccoglie i contributi di chi è stato parte attiva delle attività progettuali. Diviso in tre parti. Nella prima parte il prof. Maurizio Ambrosini, curatore della pubblicazione,  introduce la questione delle cosiddette seconde generazioni immigrate, portatrici di sfide impegnative e nuovi intrecci culturali in tutte le società riceventi, una popolazione che comprende ormai oltre 750.000 minori, tra ragazzi nati in Italia e ragazzi ricongiunti, e rappresenta una quota ogni anno crescente della popolazione scolastica.
A seguire il contributo di don Ricca richiama la continuità dell’impegno educativo salesiano verso i minori in difficoltà.
L’accoglienza educativa dei giovani più esposti a condizioni di marginalità e disagio si staglia, oggi al pari di allora, come una sfida di importanza decisiva per la società nel suo complesso: per la sua integrazione sociale e per la sua apertura al futuro. La riflessione di Milena Santerini approfondisce il tema dell’accoglienza dei minori di seconda generazione nella scuola, una questione oggi al centro di controverse proposte come quella delle classi ponte, ma affrontata a livello locale in una miriade di sperimentazioni e iniziative di accompagnamento.
Andrea Sebastiani, nel suo saggio, presenta il percorso progettuale, articolato su tre sedi locali, con differenti caratteristiche sociali e una diversa composizione della popolazione giovanile immigrata: Torino, Cisternino e Siracusa. In ogni sede, si è sviluppata una collaborazione con le istituzioni scolastiche, in parallelo con le attività di sostegno educativo, di socializzazione, di accompagnamento delle famiglie. Il percorso progettuale si è concluso con un convegno finale, in cui sono stati proposti tre laboratori che vengono presentati nella seconda parte del volume: uno dedicato all’ educazione dei ragazzi di origine immigrata nei contesti oratoriani, un secondo ai rapporti con le istituzioni pubbliche locali, il terzo al lavoro con le famiglie immigrate. I responsabili ne riprendono i principali risultati, integrandoli con gli apporti del dibattito sull’ argomento. Alcuni aspetti salienti delle attività svolte per il progetto nelle tre realtà locali sono ripresi nell’ ultima parte del libro, nei capitoli ad esse dedicati a cura degli operatori coinvolti nelle azioni.

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