Il percorso di successo dei giovani supportati dalla famiglia Salesiana
Se l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, come recita il primo articolo della Costituzione Italiana, sono una centinaia di migliaia i ragazzi che attraverso il sostegno delle numerosissime case salesiane hanno “imparato un mestiere”.
Lavorare è un aspetto fondamentale della vita, in quanto non solo ci permette di guadagnare il pane quotidiano, ma anche di costruire la nostra identità e di contribuire al progresso della società. Questo concetto è al centro della Costituzione Italiana.
Come afferma Don Francesco Preite: i dati riguardanti i giovani sono molto preoccupanti. Sicuramente un ambiente familiare e accogliente per un giovane NEET è importante perché la relazione è alla base del rapporto educativo. Noi salesiani lavoriamo sulle Comunità Educative, come comunità accoglienti e poi offriamo percorsi di inserimento professionale
Per affrontare il problema dei giovani NEET in Italia, numerosi enti e organizzazioni si sono attivati per offrire percorsi di formazione e inserimento professionale. Tra questi, noi come Salesiani per il sociale APS svolgiamo un ruolo fondamentale grazie all’esperienza nella formazione professionale e all’inserimento socio-lavorativo dei giovani.
In particolare, negli ultimi anni stiamo lavorando, come Salesiani per il sociale APS, sul concetto di “Comunità educante”, ovvero comunità accoglienti in cui i giovani possono crescere e formarsi sia dal punto di vista professionale che personale. Grazie a questa visione olistica dell’educazione, i Salesiani sono in grado di offrire percorsi di inserimento professionale personalizzati, basati sulle esigenze e le competenze di ogni giovane.
L’importanza della relazione educativa, quindi, è al centro dell’approccio salesiano, che si basa sulla cura della totalità della persona e sulla promozione di un ambiente educativo accogliente e stimolante. Come famiglia Salesiana crediamo che solo attraverso la creazione di tali contesti è possibile garantire ai giovani una formazione completa ed efficace, che li aiuti a diventare cittadini consapevoli e attivi, capaci di contribuire alla crescita della società in cui vivono. Grazie al supporto delle numerose case salesiane presenti in Italia, ai nostri socie a tutta al comunità educante, che centinaia di migliaia di giovani hanno avuto la possibilità di apprendere un mestiere e di avviarsi nel mondo del lavoro in maniera dignitosa.
Don Bosco, il fondatore dell’Ordine Salesiano, aveva a cuore l’educazione e la formazione dei giovani, non solo dal punto di vista professionale, ma anche civile e morale.
Proprio per questo motivo, nel 1852, il Santo firmò il primo contratto di apprendistato che non si limitava ad insegnare un mestiere, ma aveva lo scopo di educare i giovani a diventare “buoni cristiani, buoni cittadini e abili nell’arte”. Questo contratto inoltre prevedeva la partecipazione attiva della famiglia del giovane e del datore di lavoro, per garantire una formazione completa e responsabile.
Nonostante siano passati più di centosettanta anni da quel momento, il valore della collaborazione tra associazioni ed imprese rimane ancora oggi attuale e fondamentale per la crescita della società. I Salesiani continuano a promuovere progetti di formazione professionale e di inserimento socio-lavorativo, in collaborazione con l’ente di formazione CNOS-FAP e grazie al sostegno dei benefattori.
Grazie a queste iniziative, i giovani che vivono situazioni di disagio possono trovare una vera opportunità di riscatto, per costruire un futuro migliore per sé stessi e per la società nel suo insieme.
Non a caso sono in atto tre grandi progetti dislocati su tutto il territorio Nazionale: Bari, Vallecrosia e Palermo.
Proprio grazie ai nostro soci e alla generosità del territorio continuiamo a lavorare per creare sempre più comunità di reti solidali.
Ci sentiamo di dire dunque che il lavoro, non solo rappresenta una fonte di sostentamento materiale, ma anche una strada verso la dignità e la pace sociale.