205 anni e sei ancora vivo nei nostri cuori

Caro don Bosco, auguri! Quest’anno ne compi 205.
Lo so che non sei tra noi “in carne e ossa” e che ci guardi da lassù, ma noi ti vediamo sempre in mezzo a noi: nei sorrisi dei ragazzi, nella amorevolezza degli educatori, nell’infaticabilità delle volontarie, nella collaborazione di tanti papà e mamme che ci danno una mano per “fare casa” o darne una a chi non ce l’ha, nell’affetto e nel sostegno di tanti benefattori, amici ed amiche.
Te l’avranno detto, caro don Bosco, che arriviamo alla tua festa il 16 agosto con alle spalle alcuni mesi molto difficili. Ai nostri tempi, va di moda l’inglese e sui giornali lo hanno chiamato lockdown, tradotto statevene-a-casa. Non si poteva uscire se non per stretta e giustificata necessità perché un famigerato e invisibile virus aveva riempito le terapie intensive degli ospedali e purtroppo anche tante camere mortuarie. Una sorta di “colera” con cui anche tu hai avuto a che fare. All’inizio siamo rimasti un po’ confusi e impauriti, ma poi abbiamo ricordato che tu ci hai insegnato a vivere non “nonostante”, ma “attraverso” le difficoltà confidando in Dio e nell’aiuto di Maria Ausiliatrice. Ripensando a quando nel 1854 inviasti i tuoi ragazzi ad assistere, con le dovute precauzioni sanitarie e spirituali (“prima confessatevi e chiedete la benedizione alla Vergine Maria”) i malati di colera, anche le nostre case famiglia si sono messe in moto. Ancora non ne siamo usciti del tutto sai, dobbiamo essere prudenti, ma in tutti i nostri centri e oratori ci siamo inventati di fare attività a piccoli gruppi, con educatori preparati.
La Croce Rossa è venuta a farci dei corsi gratis così adesso i nostri animatori si sentono doppiamente custodi: della salute del corpo e della salute dell’anima. Il tuo compleanno del 2020 segna per tutti i Salesiani in Italia l’inizio di un triennio che ci prepara a celebrare l’anniversario del sogno che tu facesti all’età di nove anni. Fu un avvenimento tanto semplice quanto illuminante per tutta la tua vita, noi abbiamo sempre visto in questo come il Signore ti abbia accompagnato nella tua missione di salvare i giovani, specie i più poveri. In quel sogno che hai raccontato a tua mamma e ai primi salesiani, vedevi “lupi trasformarsi in agnelli”, metafora della tua missione contrassegnata dalla “mansuetudine e dall’amorevolezza” alla scuola di Gesù e della Vergine Maria. Quest’anno con tutte le nostre realtà approfondiamo quella consegna che ti fece la Madonna mostrandoti dei ragazzi turbolenti: “questo è il tuo campo, ecco dove dovrai lavorare”.
Come educatori, vogliamo prendere sul serio la vita dei nostri ragazzi e le loro condizioni sociali e familiari per essere “nel cuore del mondo” come “luce e sale”. Ci aiuta meditare sul passo dell’evangelista Giovanni che ci dice come Dio guarda questo mondo per tanti aspetti “malato” e attraversato dal male: “Dio ha tanto amato il mondo da mandare suo Figlio” (Gv 3,16). Il Signore stesso ci ha insegnato a coinvolgerci nel mondo senza confondersi con esso per portare la luce della sua presenza che scaccia le tenebre e il sapore del suo dono che nutre e dà forza.
Caro don Bosco, tanti auguri allora! La festa più bella che vogliamo farti è mostrarti come sei vivo nei nostri cuori che non smettono di battere per i ragazzi più in difficoltà. Anche noi, come te, siamo aiutati da una innumerevole schiera di benefattori che tante volte manco vogliono essere ringraziati. Non abbiamo da restituire granché a loro per tutto il bene che vogliono ai ragazzi poveri ma possiamo almeno chiederti di aiutarli nelle loro necessità, di salute e familiari. Aiutali a percepire la tua presenza che dà consolazione e incoraggiamento; dì loro che nessun gesto di amore e di bontà verrà dimenticato dal Padre Celeste e che fare il bene alle persone vicine ci fa del bene.
“Siate felici nel tempo e nell’eternità”, ci ripetevi spesso. Ben saldi in questo mondo ma col cuore che respira il Cielo vogliamo un giorno venire dove sei tu, ci hai tenuto un posto, vero? Ti abbracciamo forte, anzi, meglio che lo fai tu e prendi dentro tutti Salesiani, educatori, ragazzi, collaboratori, benefattori, tutti tutti!
Ti vogliamo bene! Buon compleanno don Bosco!
Don Roberto Dal Molin
Presidente di Salesiani per il Sociale APS

 

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