Riscoprire i propri talenti
“Noi ci troviamo in un territorio, quello del Salento, dove la povertà educativa a ha dei connotati specifici: quelli del sud. Oltre alla povertà economica si avverte molto la povertà culturale accompagnata da problematiche spesso legate a situazioni di grande disagio familiare, soprattutto per preadolescenti e adolescenti. Questo è dovuto sia ad un territorio che ha poche proposte formative e culturali sia a causa delle grandi distanze che ci sono per raggiungere gli istituti scolastici. Succede con una certa facilità che questi ragazzi vengano coinvolti fin dalla tenera età in attività lavorative piuttosto che continuare gli studi.”
A raccontarcelo don Antonio Carbone, Presidente dell’Associazione salesiana Piccoli Passi Grandi Sogni che a Corigliano d’Otranto gestisce la Comunità Educativa per minori “Domenico Savio”.
In questi dieci anni di attività la Comunità ha messo in atto delle progettazioni che hanno l’obiettivo di coinvolgerei in maniera attiva i giovani del territorio facendogli fare dei primi importanti passi nel mondo del lavoro, ne sono un esempio il progetto di coltivazione dell’aloe e il laboratorio di falegnameria.
“Abbiamo anche attivato, in collaborazione con il Procuratore del Tribunale per i minori di Lecce Simona Filoni, dei percorsi di recupero e di messa alla prova per i ragazzi che ci vengono inviati dal centro di giustizia minorile. Questi ragazzi devono riscoprire i propri talenti e le proprie capacità, devono poter trovare un’alternativa al “solo questo so fare: commettere reati”. È necessario che riscoprano la possibilità di avere dei sogni e il nostro compito è quello di aiutarli a coltivarli, anche facendo accrescere le loro competenze professionali.”
Per far fronte alle esigenze quotidiane del territorio, la Comunità non si limita ad aiutare i ragazzi nati in quei luoghi ma anche i tanti arrivati tramite gli sbarchi, diventando Casa per un gruppo di minori stranieri non accompagnati.
Centro Diurno Buona Stoffa
“In prospettiva” – continua don Antonio – “stiamo ultimando l’avvio di un Centro Diurno che, se tutto va bene, partirà questa estate. Si chiamerà Centro Diurno Buona Stoffa. Questo perché ci siamo resi conto che sul quel territorio, prima ancora della prevenzione che viene fatta dall’oratorio o dal recupero che viene fatto dalla casa famiglia c’è bisogno, per combattere la povertà educativa, di un centro diurno che aiuti le famiglie nei percorsi educativi dei propri figli.”
È un’esigenza forte. Alcuni ragazzi terminati il percorso attraverso il ciclo di giustizia minorile o segnalati dal comune comunque non hanno quell’autonomia non solo nella gestione ordinaria di vita ma anche nella scelta tra il bene e il male. Hanno bisogno di punti di riferimento che siano costanti.
“L’obiettivo è quindi quello di portarli ad un’autonomia culturale per non lasciarsi sopraffare da situazioni di criminalità o di rassegnazione.”
Continua il processo di ascolto
Dopo il Friuli Venezia Giulia, il nostro Presidente don Francesco Preite si è recato in Puglia per partecipare al Convegno dalla Piccoli Passi Grandi Sogni Aps.
“La passione educativa nel racconto della situazione dei reati commessi da minori della Procuratrice del Tribunale per i minorenni di Lecce e la sapiente lettura della crisi educativa aggravata dalla pandemia del dirigente per i servizi sociali del Comune di Brindisi, Maurizio Moscara hanno restituito un quadro complesso ma ricco di speranza per chi è convinto della centralità della comunità educativa e del punto accessibile al bene presente anche nei ragazzi più terribili.”
È stata una grande occasione di ascolto, che si inserisce in un processo molto importante per la missione Salesiana che è quello di riuscire ad essere sempre più efficaci nella scelta delle attività e nello svolgimento delle stesse sulla base delle reali esigenze dei territori.
La visita in Puglia ha quindi toccato altre tappe come Bari, nel quartiere Libertà, dove il forte impegno di Giuseppe Russo e della Comunità Educativa Pastorale dei Salesiani del Redentore sono una forte testimonianza della visione progettuale educativa tra ragazzi e giovani e Foggia, con don Antonio Carbone.
“È importante ascoltare le realtà dei territori più difficili come il quartiere Calendario di Foggia, ferito dalla criminalità organizzata della mafia foggiana, in un momento storico aggravato dalla crisi della pandemia Covid-19”.
Toccante è stato ascoltare le coraggiose testimonianze di chi vive a stretto contatto con queste difficoltà e vedere l’impegno di chi cerca di creare un ambiente privo di preclusioni per i giovani nati in quei territori.
“Ho vissuto una bella vigilia don Bosco di ascolto” ha concluso don Francesco “di testimonianze, di lotta per restituire dignità specialmente ai ragazzi e ai giovani che hanno ricevuto di meno dalla vita.”